L’Italia della combinata nordica abborda i Mondiali di Planica con concrete ambizioni di medaglia, quantomeno nel settore femminile. Annika Sieff è, infatti, una delle principali candidate al pendaglio iridato. Lo testimonia la terza posizione occupata nella classifica generale di Coppa del Mondo, alle spalle solo della norvegese Gyda Westvold Hansen (invitta in stagione) e della tedesca Nathalie Armbruster (sette podi in nove gare disputate nell’inverno corrente).
Tuttavia, la teutonica è stata battuta dall’azzurra in occasione del Mondiale junior, a dimostrazione di come la teenager trentina sia seconda solamente all’inarrivabile scandinava. Per il resto, sarà partita aperta appunto con Armbruster, con l’austriaca Lisa Hirner e con la norvegese Ida Marie Hagen. Eventualmente potrebbero provare a inserirsi l’altra tedesca Jenny Nowak, le gemelle giapponesi Yuna e Haruka Kasai, nonché la rediviva scandinava Mari Leinan Lund. I nomi sono questi e non si scappa.
Fondamentale per le ambizioni di Sieff sarà il salto. È obbligatorio volare il più lontano possibile e accumulare vantaggio su tutte coloro le quali di cognome non fanno Westvold Hansen, dopodiché si potrà sognare. I valori, dietro alla devastante cuginetta di Therese Johaug, sono fluidi. Annika può fregiarsi dell’argento così come piazzarsi settima, dipende da quali connotati assumerà la competizione dopo il segmento sul trampolino. Il pregresso stagionale ci dice che la vedette del movimento tricolore ha raccolto 3 podi in 9 gare, quindi è evidente quale sia la sua probabilità di abbrancare una medaglia. Poi, sappiamo bene come la gara secca sia una roulette. Se esce il numero giusto si entra nella storia, altrimenti si resta delusi.