DOBBIACO – Era già molto soddisfatta dopo la qualificazione, chiusa al 22° posto. In gara Nicole Monsorno è riuscita anche a fare meglio, chiudendo diciottesima, dopo essere uscita in una batteria dei quarti di finale molto difficile, nella quale ha lottato fino all’ultimo metro.
Un bel risultato per la trentina, che ha eguagliato quello che ottenne a Davos nella passata stagione, ma arrivato, questa volta, in un contesto di gara di livello molto più alto.
«Sono super contenta – ha ammesso sorridente a Fondo Italia, quando si è fermata in mixed zone – soprattutto perché mi sono qualificata. Non è mai semplice passare questo primo step alla prima stagionale in Coppa del Mondo. In batteria mi sono resa conto che ho le possibilità di poter lottare, visto che soprattutto nella prima parte di gara ero nelle prime posizioni. Forse avrei potuto crederci di più sull’ultima salita, ma comunque anche sul finale ho cercato di dare tutto e ho lottato fino all’ultima spinta. Ho perso qualcosa sulla salita di ingresso allo stadio, dove ero rimasta imbottigliata e non sapevo come spostarmi. Credo mi serva maggiore esperienza in Coppa del mondo e ho voglia di migliorare. Spero che questo risultato sia solo l’inizio».
Monsorno era molto curiosa di vedere il suo risultato in qualificazione, in quanto aveva sofferto in questa fase di gara, fondamentale nella sprint, nelle prime uscite stagionali. «Ho fatto fatica in qualificazione nella prime tappe di FESA Cup – ha ammesso a Fondo Italia – io stessa non mi spiegavo come mai non riuscissi a rendere al meglio in qualificazione, che era il mio punto di forza. Però si vede che a forza di andare avanti, l’ho ritrovata. Sono anche convinto che le precedenti esperienze in Coppa del Mondo mi siano state utili nel preparare questa gara».
Un risultato che dimostra a Monsorno di essere in crescita e poter guardare avanti con molta fiducia in sé stessa. La finanziera di Varena è consapevole che proprio questo aspetto va migliorato: «Si, mi sento più sicura di me. Quello di oggi è un risultato che mi serviva. Lo metterò nella mia valigetta e lo porterò con me nelle prossime gare. Cosa devo fare per migliorare? Semplicemente crederci un po’ di più, perché a volte faccio fatica a credere in me stessa».